La rinascita dei grani antichi e il ruolo del Miscuglio di Aleppo nella diversità agricola
Nel corso degli ultimi decenni, l’agricoltura ha vissuto una rivoluzione silenziosa ma trasformativa, con la graduale sostituzione dei grani antichi con varietà moderne. Questo cambiamento, motivato dall’incremento dei consumi e dall’automazione dei processi agricoli, ha comportato una significativa perdita di biodiversità e una standardizzazione verso modelli industriali.
Tuttavia, in un’epoca in cui la qualità del cibo e la valorizzazione delle tradizioni assumono un ruolo sempre più rilevante, si assiste a una rinascita dei grani antichi. Varietà come il Senatore Cappelli, il Tumminia e il Monococco, che hanno costituito la base alimentare per secoli, stanno ritornando in primo piano. Queste varietà, spesso lavorate con tecniche tradizionali come la macinazione a pietra, conservano meglio le loro proprietà nutrizionali e offrono un equilibrio ottimale tra amido e glutine.
Un esempio emblematico di questa rinascita è rappresentato dal Miscuglio di Aleppo, una varietà di grano tenero caratterizzata da una straordinaria biodiversità. Questo miscuglio comprende più di 2000 varietà geneticamente diverse, che rappresentano un vero tesoro per la diversità agricola. Lavorando presso l’ICARDA, il Professor Salvatore Ceccarelli ha condotto studi approfonditi su questa varietà, sottolineando l’importanza cruciale della biodiversità nel mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Ceccarelli sostiene che una maggiore biodiversità non solo favorisce la fertilità del suolo e l’aumento della produttività, ma contribuisce anche a rendere gli ecosistemi agricoli più resilienti e adattabili.
Il ritorno ai grani antichi e il rinnovato interesse per il Miscuglio di Aleppo non sono semplicemente atti di nostalgia, ma piuttosto passi fondamentali verso un’agricoltura più sostenibile e resiliente. Valorizzare la biodiversità agricola non solo preserva le tradizioni culinarie e agricole, ma garantisce anche un futuro più sicuro e prospero per il nostro pianeta, promuovendo la conservazione delle risorse naturali e la salvaguardia della salute umana.