Intervista Esclusiva con Tommaso Caporale: Innovatore nel Mondo degli Spumanti


Intervista Esclusiva con Tommaso Caporale: Innovatore nel Mondo degli Spumanti

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Il Giornale della Pizza incontra Tommaso Caporale per scoprire la sua rivoluzionaria guida “Bollizine” e il nuovo approccio all’analisi dei vini spumante.

Giornale della Pizza (GDP): Buongiorno Tommaso, grazie per essere qui con noi oggi. Partiamo dalla tua guida “Bollizine”. Ci racconti come è nata l’idea e cosa rende questa guida così speciale?

Tommaso Caporale (TC): Buongiorno e grazie a voi per l’invito. L’idea di “Bollizine” nasce dalla volontà di esplorare un aspetto meno convenzionale dell’analisi degli spumanti. La guida prende il nome proprio dal suono delle bollicine, con la “Z” che simboleggia il ronzio emesso quando esplodono nel calice. Quello che la rende unica è il nostro approccio: non ci limitiamo all’analisi organolettica tradizionale, ma utilizziamo un metodo innovativo che analizza le frequenze sonore emesse dalle bollicine per capire le caratteristiche del vino.

GDP: Interessante! Potresti spiegarci come funziona esattamente questo metodo?

TC: Certamente. Il metodo che utilizziamo, chiamato “metodo caporale”, prevede l’uso di un microfono per registrare le frequenze sonore prodotte dalle bollicine quando scoppiano. Analizzando questi suoni, siamo in grado di identificare le caratteristiche organolettiche del vino. Questo ci permette di valutare la qualità e le peculiarità di uno spumante senza doverlo necessariamente degustare. In pratica, leggiamo i grafici delle frequenze per capire il vino.

GDP: Quanti vini sono stati analizzati e quanti di questi sono stati selezionati per la guida?

TC: Abbiamo analizzato oltre 1.000 vini spumante e in sovrappressione, selezionandone poi 160 per la guida. Questi sono i migliori vini secondo la nostra analisi delle frequenze sonore, e ciascuno rappresenta una rilevanza significativa nel panorama enologico. Non si tratta solo di spumanti, ma anche di vini con caratteristiche particolari che si manifestano attraverso il suono delle loro bollicine.

GDP: Quali sono stati i criteri principali per la selezione di questi 160 vini?

TC: La selezione si è basata principalmente sulla rilevanza delle frequenze sonore rilevate. Abbiamo cercato vini che avessero un profilo sonoro distintivo e che potessero offrire un’esperienza sensoriale unica. Inoltre, abbiamo considerato la varietà geografica e tipologica per rappresentare al meglio la diversità dei vini in sovrappressione disponibili.

GDP: In che modo le frequenze sonore delle bollicine differenziano i vari vini spumanti? Puoi darci un esempio concreto?

TC: Le frequenze sonore possono rivelare molto sulle caratteristiche del vino, come la dimensione e la persistenza delle bollicine, che sono indicatori di qualità. Ad esempio, uno spumante con bollicine fini e frequenti tende a produrre un suono più acuto e continuo, che può indicare una maggiore raffinatezza e complessità del vino rispetto a uno con bollicine più grosse e meno frequenti.

GDP: Questo metodo sembra rivoluzionario. Qual è la tua visione per il futuro dell’analisi dei vini?

TC: La mia visione è quella di rendere l’analisi del vino più accessibile e dinamica. Credo che, come accade con la cucina e la pizza, anche l’approccio al vino debba evolversi. Non dobbiamo limitarci a un’analisi tecnica, ma abbracciare un’esperienza sensoriale a 360 gradi. Come la pizza, che deve essere raccontata attraverso la storia degli ingredienti e del pizzaiolo, anche il vino deve essere vissuto e ascoltato, permettendo così ai consumatori di immergersi completamente nell’esperienza.

GDP: Questo approccio sembra molto in linea con le tendenze attuali. Come pensi che questo cambiamento possa influenzare i nuovi consumatori di vino?

TC: Penso che i nuovi consumatori siano alla ricerca di esperienze più coinvolgenti e significative. Vogliono capire e ricordare ciò che bevono e mangiano in modo più intuitivo e piacevole. Ascoltare il vino e comprenderne le caratteristiche attraverso il suono può rendere l’esperienza di degustazione più interessante e memorabile, avvicinando le persone al mondo del vino in modo più naturale e immediato.

GDP: C’è un parallelo diretto tra il tuo approccio all’analisi del vino e le tendenze attuali nel mondo della pizza e della cucina?

TC: Assolutamente. Come nella cucina e nella preparazione della pizza, dove gli ingredienti e le tecniche sono in costante evoluzione, anche l’approccio al vino deve aggiornarsi. Non si tratta più solo di gustare, ma di vivere un’esperienza completa che include la narrazione e la comprensione del contesto di produzione, proprio come avviene con una pizza artigianale che racconta la storia del pizzaiolo e degli ingredienti.

GDP: Come possono i consumatori utilizzare le informazioni della guida per migliorare la loro esperienza di abbinamento vino-cibo?

TC: La guida fornisce indicazioni su come le caratteristiche sonore dei vini possano influenzare la percezione del cibo. Ad esempio, un vino con frequenze più acute e persistenti potrebbe abbinarsi bene con piatti dai sapori delicati ma complessi, mentre uno con frequenze più basse potrebbe essere ideale per piatti più robusti. Questo approccio permette di creare abbinamenti più sensoriali e personalizzati.

GDP: Come bilanci l’innovazione del tuo metodo con il rispetto delle tradizioni enologiche?

TC: È importante per me rispettare le tradizioni enologiche mentre porto avanti l’innovazione. Il “metodo caporale” non sostituisce l’analisi organolettica tradizionale, ma la arricchisce, offrendo una nuova dimensione di comprensione. È un modo per onorare il passato, portando al contempo il futuro nel presente.

GDP: La guida “Bollizine” è già disponibile? Dove possiamo trovarla?

TC: Sì, la guida è già disponibile in Italia. Potete trovarla nelle principali librerie come Feltrinelli, Imprimis e Mondadori, oppure online su Amazon. Il progetto è sostenuto da Cinque Sensi Editore, una casa editrice toscana che ha creduto molto in questa iniziativa. Stiamo anche organizzando eventi e degustazioni in tutta Italia per promuovere la guida e far conoscere questo nuovo approccio all’analisi dei vini.

GDP: Qual è stata la reazione dei professionisti del settore enologico di fronte al tuo approccio innovativo?

TC: La reazione è stata molto positiva. Molti professionisti sono curiosi di esplorare questo nuovo approccio e di capire come le frequenze sonore possano fornire informazioni aggiuntive sui vini. C’è un grande interesse per come questo metodo possa arricchire la comprensione e la valutazione dei vini.

GDP: Pensi che il tuo metodo possa essere applicato anche ad altri tipi di bevande?

TC: Assolutamente sì. Il principio di analizzare le frequenze sonore può essere applicato a qualsiasi bevanda gassata o fermentata. È un campo che merita ulteriori ricerche e potrebbe portare a scoperte interessanti anche in altri ambiti.

GDP: Quali sono i tuoi piani per il futuro riguardo alla diffusione e allo sviluppo del “metodo caporale”?

TC: Il mio obiettivo è continuare a sviluppare e perfezionare il metodo, rendendolo sempre più accessibile e diffuso. Vorrei estendere la ricerca anche ad altre bevande e promuovere questo approccio attraverso eventi, pubblicazioni e collaborazioni con professionisti del settore.

GDP: Siamo molto curiosi di saperne di più e sicuramente parteciperemo a uno dei tuoi eventi. Grazie mille, Tommaso, per questa interessante chiacchierata e per averci presentato questa rivoluzionaria guida.

TC: Grazie a voi! È stato un piacere condividere la mia passione per il vino e il mio desiderio di innovare il modo in cui lo apprezziamo.