Intervista a Marco Rufini: Tradizione e Innovazione nel cuore della cucina

Gianfranco Ciarletti, Direttore Responsabile del Giornale della Pizza, incontra Marco Rufini, chef e titolare di Casale Rufini a Gallicano nel Lazio, per un’intervista che esplora la sua passione per la cucina e il legame con il territorio.

Gianfranco Ciarletti: Marco, grazie per questa intervista. Vorrei partire parlando della tua grande dote come cuoco. Come è nata la tua passione per la cucina?

Marco Rufini: Grazie a te, Gianfranco, per l’opportunità. La mia passione per la cucina è nata molto presto, fin da piccolo. Sono cresciuto in una famiglia dove il cibo era un momento di condivisione e di legame. Crescendo, ho capito che cucinare non era solo un modo per sfamarsi, ma un’arte vera e propria, dove ogni piatto può raccontare una storia. Ho iniziato a sperimentare e a studiare, cercando sempre di migliorarmi. Per me la cucina è una forma di espressione, un linguaggio universale.

Gianfranco Ciarletti: La tua cucina si distingue per l’attenzione agli ingredienti e il rispetto della stagionalità. Quanto conta il legame con il territorio per te?

Marco Rufini: È fondamentale. Credo che la qualità degli ingredienti sia alla base di ogni piatto. Collaboro con i contadini locali proprio per garantire freschezza e stagionalità. Mi piace sapere da dove viene ciò che metto nel piatto, e credo che i clienti apprezzino questa autenticità. È una scelta etica, ma anche pratica: lavorare con i prodotti del territorio mi permette di valorizzare la cucina locale e offrire ai clienti un’esperienza genuina.

Gianfranco Ciarletti: Passiamo ora alla tua altra passione, quella per il teatro e la danza. Come riesci a combinare queste due arti con la tua cucina?

Marco Rufini: Il teatro e la danza sono una parte importante della mia vita e, in un certo senso, influenzano anche il mio modo di cucinare. Nel teatro c’è una continua ricerca di perfezione, di equilibrio, ed è lo stesso in cucina. Ogni piatto deve essere pensato e realizzato come se fosse una rappresentazione scenica. Quando presento un piatto, mi piace raccontarlo, far sì che il cliente possa vivere un’esperienza, non solo gustativa ma anche emozionale. È come portare un pezzo di teatro a tavola.

Gianfranco Ciarletti: Questa tua capacità di comunicare traspare anche nell’accoglienza che offri ai tuoi clienti. Quanto è importante per te creare un’atmosfera coinvolgente?

Marco Rufini: Molto. L’ospitalità è un valore che mi sta a cuore. Voglio che i miei ospiti si sentano a casa, accolti con calore e attenzione. L’esperienza gastronomica deve essere totale: dal cibo all’ambiente, fino al rapporto umano. Ogni cliente che entra nel mio locale diventa parte della storia che sto raccontando attraverso i miei piatti. È un concetto che riprendo anche dal teatro: il pubblico è parte dello spettacolo, e lo stesso vale in cucina.

Gianfranco Ciarletti: Parliamo della tradizione. Quanto è importante per te mantenere vive le radici della cucina italiana?

Marco Rufini: La tradizione è alla base di tutto. Senza di essa non ci sarebbe innovazione. Amo riscoprire le ricette antiche e lavorare con metodi tradizionali, ma mi piace anche mettere un tocco personale e moderno. L’equilibrio tra passato e presente è ciò che rende la mia cucina unica. Non possiamo dimenticare da dove veniamo, ma dobbiamo anche avere il coraggio di innovare, di sperimentare. Credo che la tradizione non sia qualcosa di fisso, ma un flusso continuo che si evolve.

Gianfranco Ciarletti: In conclusione, Marco, cosa vuoi trasmettere ai tuoi clienti attraverso la tua cucina?

Marco Rufini: Vorrei che le persone capissero che ogni piatto è frutto di un lavoro artigianale, fatto con passione e dedizione. La cucina è un viaggio che parte dalla terra, passa per le mani dei contadini e arriva sul piatto con cura. Mangiare è un atto culturale, non solo un bisogno. Voglio che i miei clienti si sentano parte di questo viaggio, che comprendano il valore del cibo che mangiano e che apprezzino l’esperienza completa che offriamo qui al Casale Rufini.

Gianfranco Ciarletti: Grazie, Marco, per questa bellissima conversazione. È stato un piacere scoprire la tua visione e la tua dedizione.

Marco Rufini: Grazie a te, Gianfranco, è sempre un piacere parlare di ciò che amo fare.

intervista di Gianfranco Ciarletti direttore responsabile.

https://www.casalerufini.it/?lang=it