Francesca Gandolfo
Origini siciliane, residente a Bergamo. Una forte passione e determinazione la contraddistinguono, didatticamente molto preparata e sempre in continua crescita. Dopo anni come capo pizzaiolo per un noto franchising romano ” Alice Pizza” a Bergamo , ad oggi, ricopre il ruolo di docente presso la sua accademia. Le nozioni principali, che insegna ai suoi allievi sono : competenza, consapevolezza, semplificazione del lavoro.
Per conoscere meglio Francesca Gandolfo, le abbiamo rivolto qualche domanda..
Quali sono le difficoltà che riscontri nel tuo lavoro?
La formazione non è semplice, oltre alla tecnica, agli allievi devi trasmettere empatia, flessibilità e problem solving. Ogni cliente ha i propri gusti e il proprio modo di approcciarsi, la pazienza e la gentilezza devono, comunque vada, andare di pari passo. Molti aspiranti, e non, pizzaioli, quasi rifiutano l’evolversi delle attuali socialità. Si viaggia molto su internet, si esplora attraverso immagini e poche righe, è molto complicato trasmettere alla proposta che il tuo prodotto può esaudire la sua richiesta. Bisogna essere aperti e predisposti ad accettare qualsiasi critica. In poche parole, si deve entrare nell’ottica, che bisogna investire per crescere, ma nei canali giusti, quindi nello studio. Per ampliare la propria conoscenza. Costruire una propria personalità, un proprio stile, inutile ispirarsi o copiare gli altri. In questo modo l’immagine che dai di te stesso non corrisponde al vero. E si trasforma quindi in un boomerang.
Vincitrice di molti campionati, in un campo prevalentemente maschile, quali sono i tuoi consigli per un’aspirante pizzaiola?
In questo lavoro non conta se si è un uomo o una donna, bisogna guardare oltre il proprio naso. Essere professionalizzati è la cosa che più conta. Attualmente tutto ciò che è legato all’arte bianca è stato rivoluzionato. Ci ritroviamo in un campo più vasto e complesso, con un boom che è proseguito anche durante la pandemia, che ha articolato e che offre varie opportunità professionali. Non bisogna perdere del tempo in luoghi comuni ma impiegarlo nell’assimilare tecnica e tenacia.
Qual è la tua pizza preferita?
Tutte e nessuna. Lavoro, costantemente, per acquisire nuove nozioni, quindi non ho un unico prodotto che posso preferire ad altri.
La raccomandazione che da docente fai spesso ai tuoi allievi?
Non fossilizzatevi sulla ricetta ma abbiate sete di tecnica. Solo la conoscenza delle fasi di lavorazione vi renderanno una ricetta valida.