Massimo Rossetto: L’Arte della Pizza tra Tradizione, Innovazione e Scelta Consapevole
Massimo Rossetto, pizzaiolo di Pordenone, rappresenta una figura unica nel panorama della pizza italiana. La sua storia è fatta di passione, sacrificio e un’inesauribile voglia di innovare, con un rispetto profondo per le materie prime e per i metodi tradizionali. La sua scelta di impastare a mano e di non utilizzare impastatrici è una dimostrazione della sua dedizione e dell’amore per il mestiere.
L’Inizio di un Viaggio Fatto a Mano
Massimo inizia a fare pizze nel 1984, a soli 12 anni, per aiutare la famiglia. Fin da subito si distingue per originalità, proponendo pizze ovali in un periodo in cui la forma tonda era la norma. Dopo anni come dipendente, senza poter esprimere pienamente la sua creatività, nel 1995 continua a sperimentare impasti alternativi nella sua cucina di casa.
Questi impasti non sono semplici variazioni, ma vere e proprie creazioni artigianali. La scelta di impastare a mano è un gesto di rispetto verso la tradizione e garantisce un controllo totale sulla qualità e sulla consistenza dell’impasto.
Gli Impasti Alternativi di Massimo
Ogni settimana, Massimo propone sette impasti alternativi, ognuno realizzato con ingredienti naturali e stagionali. Tra i suoi impasti più apprezzati troviamo:
- Impasto ai porcini – dal sapore intenso e terroso, perfetto per pizze autunnali.
- Impasto al cavolo nero – nutriente e dal gusto deciso.
- Impasto alla castagna – dolce e rustico, ideale con salumi e formaggi.
- Impasto alla zucca – morbido e delicato, con note dolci naturali.
- Impasto all’ortica – leggermente amarognolo e ricco di proprietà nutritive.
- Impasto al curry – speziato e aromatico, per chi cerca sapori esotici.
- Nuovo impasto alla patata americana, menta e curry – un’innovazione equilibrata e originale.
Questi impasti non sono solo una scelta di gusto, ma anche una dichiarazione d’intenti: offrire una pizza unica, valorizzando ingredienti naturali e locali.
Le Sfide e le Soddisfazioni
Nel 2016, Massimo apre la sua pizzeria chiamata “L’Isola”, dove ogni piatto del menù è una pizza. La formula è chiara: dalla prima all’ultima portata, l’intero percorso gastronomico è costruito intorno alla pizza e ai suoi impasti speciali. È una sfida ambiziosa, ma Massimo riesce a creare un’esperienza unica per i suoi clienti.
La pandemia di Covid-19 costringe Massimo a chiudere nel 2021, ma la passione e la determinazione lo spingono a riaprire nel 2023 con una nuova sede a Polcenigo, chiamata “Quelli dell’Isola”. Qui, la filosofia rimane la stessa: lavorare con ingredienti di qualità, proporre innovazione e, soprattutto, impastare a mano, un gesto che racchiude tradizione e artigianalità.
Un Lavoro di Passione e Dedizione
Ogni pizza di Massimo racconta una storia di dedizione e sacrificio. La scelta di non utilizzare impastatrici è una decisione coraggiosa, che richiede tempo e fatica, ma che garantisce un prodotto finale autentico. Dietro ogni impasto c’è uno studio attento degli ingredienti, una sperimentazione continua e un amore profondo per l’arte bianca.