Social marketing per la pizzeria

Sarebbe ovvio dire, per i tempi che corrono, che il social marketing per tutte le piccole e medie imprese è determinante. Essere presenti sui social e sul web è ormai indispensabile per una buona divulgazione dei propri dati, dei propri prodotti e della propria posizione. A maggior ragione per le realtà legate al mondo della ristorazione e soprattutto della pizzeria in generale, distinguersi dalla massa è importante.

Il mondo del food ha un grande vantaggio che è quello di trovare subito il consenso del pubblico se un’immagine è ben riuscita o se il momento in cui viene pubblicata è propizio per suscitare interesse verso un futuribile cliente. Ma questa pratica è ormai da anni diffusissima. Tutti sono in grado di fare una foto ad effetto del proprio prodotto, aggiungerci qualche parola e pubblicare in maniera massiva sui principali network. Ed ecco che arriva la parte fondamentale, cioè il distinguersi dalla massa e come in una maratona, adottare una strategia a lungo termine di comunicazione valida e puntuale.

I corsi di marketing digitale servono proprio a questo. Consegnare ad ogni imprenditore un metodo e degli strumenti che aiutino la propria attività a funzionare meglio, ad avere un messaggio più incisivo e in fine, cosa non certo ovvia ma più importante, vendere di più.

Allo stesso tempo, dobbiamo essere consci che nessuna delle attività, a meno che sia strutturata e di discrete dimensioni, stabilisce al proprio interno una figura atta a occuparsi solo ed e esclusivamente del mondo social. Molto spesso sono gli stessi pizzaioli o imprenditori che mettono mano allo smartphone o al proprio pc e si “arrabattano” per pubblicare il più possibile.

E’ proprio da qui che è importante partire. Il porsi delle domande, capire se il proprio modus operandi sta dando i frutti sperati o stiamo solo perdendo tempo. Se i contenuti e gli sforzi profusi abbiano un reale ritorno. In sintesi dobbiamo chiederci se siamo davvero in grado di sfruttare tutte le opportunità che il web e i social ci propongono ma che da sempre abbiamo avuto “paura” affrontare.

Creare la propria strategia, evidenziando i propri punti di forza, capire quali sono le proprie carenze o errori e soprattutto avere ben chiaro i propri obiettivi è un buon punto di partenza.

Allo stesso tempo dobbiamo renderci conto che forse il pluri-bistrattato mondo della formazione dovrebbe essere riconosciuto come reale opportunità e non tempo perso. E in egual maniera il mondo dei formatori dovrebbe avere una visione più ampia delle reali necessità degli imprenditori di oggi.

Non possiamo poi non parlare di COVID e quanto abbia inciso negli ultimi anni nel panorama ristorativo. La pandemia ha inesorabilmente accelerato quel processo di naturale sopravvivenza. Tante delle realtà che si limitavano, come detto, a sopravvivere sono cadute o stanno avendo enormi difficoltà a rialzarsi. Chi invece ha iniziato a distinguersi con una strategia di marketing che vedeva nella pandemia un punto di forza e ha retto il colpo del COVID (vedi il potenziamento del delivery con supporti digitali) deve in questo momento dare il colpo di coda per emanciparsi definitivamente e ritornare alla normalità.

In conclusione, il marketing digitale non è la bacchetta magica per la risoluzione di tutti i problemi che attanagliano gli imprenditori o ristoratori di oggi ma sicuramente una delle vie da percorrere per cambiare in meglio il proprio futuro. Una via non immediata, una soluzione che ha bisogno di tempo, tanta abnegazione al lavoro e tanta buona volontà.

Tommaso Da Dalt

GRAPHIC DESIGNER, WEB DEVELOPER AND DIGITAL MARKETER
Proprietario e co-fondatore dell’Alto pizza factory, lavora nell’ambito del marketing digitale da più di 12 anni. All’attivo ha più di 100 siti tutt’ora on-line e ha curato personalmente lo sviluppo della sua attività, passando da normale pizzeria di paese a migliore pizzeria della provincia di Milano (fonte TripAdvisor)